Il retail rischia grosso nel 2020, e Natale rappresenterà un momento cruciale per il comparto. Come si evince dal Rapporto Censis-Confimprese ‘Il valore sociale dei consumi’, a fine anno, “a causa della seconda ondata di restrizioni in aggiunta al primo lockdown”, è stato stimato un crollo dei consumi per un valore complessivo di 229 miliardi di euro (-19,5% in termini reali in un anno), “a cui sarebbe associato un catastrofico taglio potenziale di posti di lavoro, fino a 5 milioni di unità”.
In questo contesto, il solo retail subirà “una sforbiciata” di 95 miliardi di euro di fatturato (-21,6%), con il rischio di perdere oltre 700mila posti di lavoro nel comparto. Nel periodo delle feste natalizie, “restrizioni paragonabili al lockdown di primavera farebbero sfumare 25 miliardi di euro di spesa delle famiglie”, spiega la nota.
“La situazione del commercio è già durissima oggi che abbiamo soltanto chiusure parziali, poiché già quando una settimana fa si è cominciato a parlarne, la flessione è stata immediata, i clienti si sono diradati e distribuzione, ristorazione e commercio hanno già intravisto i giorni bui di marzo e aprile”, ha commentato Mario Resca, presidente Confimprese. “Immagino che nessuno voglia che il crollo dei consumi metta a rischio l’economia, ma per mantenerli entro la caduta fisiologica l’esecutivo deve aiutare subito il commercio e la distribuzione”.
fonte: Pambianco News